
La libertà, quel miraggio che seduce lo spirito umano fin dagli albori della coscienza, è stata tanto un desiderio quanto una condanna. Ci hanno insegnato a venerarla come se fosse il bene più grande, eppure pochi sanno sopportarne il peso. In un mondo in cui ogni gesto sembra coreografato dalle strutture invisibili del potere, l’idea di un “uomo libero” sfiora l’assurdo, il tragico… e allo stesso tempo, il profondamente comico.
Questo libro è un ritratto frammentato, una successione di pensieri, ferite, ironie e rivelazioni che nascono dallo scontro tra la volontà di essere e il teatro grottesco del sistema. Non è un’opera per consolare, né per alimentare speranze ingenue. È piuttosto una radiografia dell’anima contemporanea: quell’uomo che, credendosi libero, si trascina
tra catene dorate, decisioni programmate e un sorriso forzato di fronte all’assurdità della propria condizione.
Qui si intrecciano il ridicolo con il sublime, la caduta con la resistenza, e il dolore con la lucidità. Perché in questa tragicommedia che è la vita dell’uomo libero, non ci sono eroi né veri cattivi, solo attori che, consapevoli o meno, interpretano il proprio ruolo su un palcoscenico che non hanno mai scelto.
La Tragicommedia dell’Uomo Libero è un invito al pensiero, alla ribellione interiore e forse a quella risata amara che scaturisce quando si comprende che, in mezzo al disastro… rimane ancora la dignità di guardare l’abisso con gli occhi ben aperti.
Número de páginas | 138 |
Edición | 1 (2025) |
Idioma | Italiano |
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